Il mio approccio
Quella del nutrizionista è una figura sempre più importante al giorno d’oggi, alla quale è affidato un compito delicato: studiare il rapporto tra dieta (intesa come regime alimentare) e benessere psico-fisico. Il che, tradotto in termini pratici, significa elaborare percorsi nutrizionali basati sulle caratteristiche del paziente e i suoi obiettivi, scegliendo gli alimenti più corretti sotto il profilo nutrizionale/salutistico.
Dunque, non, banalmente, il professionista adatto a “dimagrire”, ma colui il quale può insegnare un rapporto corretto con il cibo. Parte importante del mio lavoro, infatti, è impostare con il paziente un processo di crescita. Il cibo – e questo lo insegna sia la pratica professionale quotidiana che il più ovvio senso comune – non è solo soddisfacimento calorico o appagamento del piacere gustativo. Cibo è storia, tradizione, cultura, una componente sempre più importante del nostro modo di stare al mondo e, insieme, uno straordinario strumento di benessere. Imparare ad ascoltare le esigenze del proprio corpo, stabilire un contatto consapevole con la parte profonda di sé, è parte integrante del proprio percorso di crescita alimentare.
Compito del nutrizionista, dunque, è anche agevolare lo sviluppo di una competenza autonoma, insegnare a distinguere i comportamenti e le abitudini alimentari corretti da quelli non corretti. L’obiettivo, insomma, è far sì che il paziente impari a mangiare correttamente, non solo durante il periodo della dieta, ma sempre, e consentirgli di diventare il nutrizionista di se stesso.